I Talebani in Afghanistan decapitano un interlocutore che aveva lavorato per l’esercito statunitense. A riportarlo è la CNN. Si tratta della seconda esecuzione mostrata dall’agenzia americana, che segue un video in cui vedevano i ribelli giustiziare a freddo dei militari afghani. Inoltre, i Talebani avrebbero raggiunto il controllo del 90% dei confini, secondo quanti riferito dal loro portavoce all’agenzia russa RIA Novosty.
I ribelli controllano il 90% del confine afghano
Dopo il ritiro delle truppe straniere, continua senza sosta l’avanzata dei Talebani in Afghanistan. Gli ultimi colloqui a Doha tra i Talebani e il governo di Kabul si sono conclusi con un nulla di fatto. Ora, secondo quanto riferito dal portavoce dei Talebani Zabihullah Mujahid all’agenzia russa RIA Novosty, i ribelli avrebbero ottenuto il controllo del 9°% dei confini dell’Afghanistan. Mujahid ha infatti detto: “I confini con Tagikistan, Uzbekistan, Turkmenistan e Iran sono sotto il nostro controllo”.
I Talebani decapitano interlocutore USA in Afghanistan: cosa riporta la CNN?
I Talebani non sembrano voler arrestare neppure la violenza. Secondo quanto riportato dalla CNN, infatti, i ribelli avrebbero decapitato un interprete che aveva lavorato per l’esercito americano. l’episodio risale al 12 maggio. Secondo alcuni testimoni, l’auto su cui viaggiava Sohail Pardis è stata bersagliata di colpi, l’interprete è stato quindi fatto scendere e decapitato. Ora, migliaia di persone che hanno svolto ruoli analoghi temono di essere oggetto di una caccia all’uomo. Non si tratta della prima volta che la CNN riporta violenze di questo tipo. Poco tempo fa aveva infatti diffuso un video nel quale i Talebani giustiziano a sangue freddo alcuni membri delle forze afghane dopo che questi ultimi avevano dichiarato la resa.
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