giovedì, Aprile 17, 2025

Affreschi di Buonamico Buffalmacco: Dante tra i dannati

Potrebbe esserci un ritratto di Dante nella folla di peccatori raffigurata negli affreschi di Buonamico Buffalmacco del Giudizio universale. Nel 1329 il trattato Monarchia è tacciato di eresia e bruciato per le considerazioni sull’intelletto unico di tutta l’umanità. Giulia Ammannati, professoressa di Paleografia alla Scuola Normale di Pisa, vuole dimostrare la sua ipotesi, basato sull’analisi del saggio dantesco. Lo studio sarà pubblicato negli Annali dell’Istituto.


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Dove si trovano gli affreschi di Buonamico Buffalmacco?

Il pittore dipinge l’episodio evangelico sulle pareti del Camposanto di Pisa tra il 1336 e il 1342. Nell’affresco gli arcangeli conducono alle porte dell’Inferno un gruppo di persone e molte guardano l’emissario divino. Altre, invece, si coprono il volto con le mani o volgono lo sguardo dalla parte opposta. Si nota un uomo vestito di rosso accanto alla figura col velo bianco. Secondo Ammannati si tratta di Dante Alighieri condannato alla dannazione per le sue concezioni avverroistiche.

L’opinione di Giulia Ammannati

La docente ha osservato la somiglianza fisiognomica del personaggio raffigurato col ritratto di Dante di Giotto al Bargello. Tuttavia non si è fermata al dettaglio e ha indagato l’opera del poeta e il contesto storico e politico in cui viveva il Sommo poeta. Ammannati ha quindi messo in relazione il rogo del trattato Monarchia, poi inserito nei libri all’Indice, e la punizione di Buffalmacco.

Dante guelfo bianco

Alighieri apparteneva alla fazione filopapale, quindi riteneva che il Pontefice fosse il massimo esponente di Dio sulla Terra. Non metteva in discussione l’autorità del Santo Padre nelle questioni religiose. Guelfo, e come tale autore cattolico che nelle opere parla di questioni teologiche e etiche. Però faceva parte del gruppo dei bianchi che chiedevano maggiore autonomia dal Vaticano.

Pisa nel Trecento e gli affreschi di Buonamico Buffalmacco

L’arcivescovo di Pisa Simone Saltarelli collaborava con papa Giovanni XXII. Tra il 1327 e il 1329 era a Avignone, mentre in città si era installato Ludovico il Bavaro che nominò un antipapa, Niccolò V. La fazione filoimperiale aveva tratto alcuni argomenti dal trattato politico di Dante. Pertanto il poeta che teorizza un’Italia unita anche sotto l’Impero può esser stato stigmatizzato negli affreschi di Buffalmacco al Camposanto di Pisa. L’uomo accanto a lui con la barba sarebbe Virginio, accusato di essere un mago.

Odette Tapella
Odette Tapella
Vivo in piccolo paese di provincia. Mi piace leggere, fare giardinaggio, stare a contatto con la natura. Coltivo l'interesse per l'arte, la cultura e le tradizioni.

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