Il clima di trepidazione sale alle stelle. A breve sapremo il nome del Presidente degli Stati Uniti d’America, l’uomo più influente del mondo. Tuttavia la notizia di questi ultimi due giorni riguarda uno capisaldi dell’amministrazione Trump: l’uscita degli USA dall’accordo di Parigi. Il 4 novembre la grande potenza a stelle e strisce dice addio dal patto climatico per la lotta al surriscaldamento globale. Le elezioni presidenziali possono però ancora sorprendere e non è detto che gli USA non rientrino presto negli accordi globali per la salvaguardia ambientale.
Accordo di Parigi: l’importanza degli USA?
“Il ritiro degli Stati Uniti d’America lascerà un vuoto nel nostro programma. Il loro supporto è necessario per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti nell’accordo di Parigi”. Queste le parole di Patricia Espinosa segretaria della UNFCCC (U.N. Framework Convention on Climate Change) all’agenzia di stampa Reuters. Gli USA potrebbero essere fondamentali nella lotta ai cambiamenti climatici che stanno distruggendo il nostro pianeta. Uno sforzo collettivo delle più grandi potenze mondiali potrebbe salvare la Terra creando una società maggiormente sostenibile.
Donald Trump Vs. Accordo di Parigi
La procedura di uscita dall’accordo di Parigi è incorso dal 2017, avviata direttamente dal tycoon americano. Uno dei punti cardine del suo programma di governo era proprio quello di abbandonare la commissione dell’Onu per la protezione del pianta, confermando il proprio isolamento internazionale. Quella di Trump è una vera guerra all’ambiente. ln particolare, il Presidente sostiene che il surriscaldamento globale sia una burla. Molti si sono dichiarati contrari al comportamento irresponsabile di Trump, tanto che nessuno dei Paesi “climatoscettici” ha mai formalmente abbandonato l’Onu.
Se vincesse Biden, gli Usa tornerebbero a far parte del patto climatico
Oltre al rientro nell’Accordo di Parigi, Joe Biden ha promesso in campagna elettorale di organizzare un importante summit con i dirigenti delle industrie più inquinanti del Paese. Tale conferenza avrebbe lo scopo di convincerli a diminuire le proprie emissioni di gas ad effetto serra. Il programma di Biden è effettivamente molto ambizioso: prevede ad esempio di lanciare il proprio Paese verso una produzione di energia al 100% da fonti pulite. Altro importante obiettivo è quello di raggiungere la carbon neutrality, ovvero l’azzeramento delle emissioni nette di CO2, entro il 2050. Il candidato democratico ha anche assicurato che ripristinerà le leggi cancellate da Trump nel corso del suo mandato. Il tutto con un piano valutato 2mila miliardi di dollari.