Il teatro privato di Maria Antonietta a Versailles tornerà a vivere una nuova vita molto presto. A seguito di una ristrutturazione avvenuta durante il lockdown, un team di esperti ha dichiarato nuovamente agibile il teatro. E una volta ogni due anni potremo goderci uno spettacolo tra quelle storiche mura.
Com’è il teatro privato di Maria Antonietta?
Chiamato théâtre de la Reine, ovvero “teatro della regina”, venne costruito tra il 1778 ed il 1779 dall’architetto Richard Mique per la regina Maria Antonietta. È situato all’interno dei giardini del parco di Versailles nel complesso di edifici detto Petit Trianon. Se l’esterno appare decisamente sobrio nelle decorazioni, diverso è l’interno, in cui troviamo sofisticate statue dorate e tappezzerie di seta e velluto blu. Il soffitto venne realizzato dal pittore Lagrenée e rappresentava Apollo circondato dalle Grazie e dalle Muse. Il dipinto, però, non è più visibile ora ed al suo posto è si può ammirare una copia del XIX secolo.
Il teatro privato: un rifugio per Maria Antonietta
Il teatro rappresentò per anni un rifugio per la regina, che stanca della corte di Versailles e dei suoi problemi decise di ritagliarsi uno spazio tutto per se. Ovvero un luogo intimo se vogliamo, con “soli” 250 posti in sala, che nulla aveva a che vedere con l’Opéra reale di Versailles inaugurata dieci anni prima. Qui la regina poteva sentirsi libera di esprimere se stessa dedicandosi ad una delle sue più grandi passioni: la recitazione. È infatti spesso Maria Antonietta stessa a salire sul palco, oltre che farsi carico di sposorizzare ora il nuovo spettacolo di Beaumarchais – vietato a corte! – ed ora Il Barbiere di Siviglia. Quest’ultimo, creato a San Pietroburgo per la corte di Caterina II, venne rappresentato per la prima volta proprio nel piccolo teatro di Maria Antonietta.
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Ristrutturazione e riapertura
A seguito dell’abbandono da parte della sovrana, la struttura subì parecchi interventi di modifica e restauro: due durante la prima metà del secolo scorso, nel 1925 e nel 1938, e l’ultimo più consistente nel 2001. Solo lo scorso anno, con le porte chiuse causa lockdown, Raphaël Masson a capo di un team di restauratori ha ricominciato una nuova ristrutturazione del teatro. Finora ha terminato il sipario ed al momento sta cercando di ricostruire le parti perdute nel tempo, facendo riferimento all’inventario originale del castello. Sebbene sia conservato in modo pressoché ottimo, l’antico teatro di Maria Antonietta non è in grado di ospitare una regolare stagione teatrale. Ecco quindi che le sue porte verranno aperte solo una volta ogni due anni, a pochi fortunatissimi privilegiati.
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