Sono riferibili all’epoca romana le 63 tombe rinvenute in un cantiere edile a Gaza. La scoperta è avvenuta nei pressi della città di Beit Lahia e gli archeologi hanno trovato pietre tombali, ossa e altri reperti. Il cimitero era probabilmente collegato al vicino sito romano di Balakhiya.
In sepolture romane nel maceratese utensili e accessori
Quale datazione potrebbe avere l’area funeraria di Beit Lahia?
I materiali trovati in una tomba, in particolare parti di scheletro e alcuni oggetti, collocano la sepoltura al II secolo d.C.. Quindi l’area funeraria potrebbe essere utilizzata qualche decennio prima e dopo. A gennaio, appena rinvenute le tracce di un cimitero, i civili hanno saccheggiato la zona. Infatti, hanno portato via una bara coperta e mattoni con iscrizioni. Ora il sito è chiuso al pubblico. Squadre di operai lavoravano alla realizzazione di un progetto edilizio finanziato dall’Egitto in un quartiere residenziale.
Il cimitero
Dopo l’ingresso dei civili, il Ministero delle Antichità locale ha preso provvedimenti per tutelare i reperti rinvenuti. Gli archeologi ritengono che ci sia la possibilità di trovare altre tombe. Inoltre, Le autorità di Gaza hanno contattato degli esperti francesi per valutare l’importanza della scoperta. Nel sito gli operai rimuovono mucchi di terra e la setacciano per verificare la presenza di ulteriori materiali.
Il sito della scoperta
I ricercatori pensano di poter trovare almeno 80 tombe distribuite in un’area di 50 metri quadrati. Il luogo funebre potrebbe essere riservato a persone di alto rango: infatti, in due sepolcri aperti c’erano giare di argilla e resti di ossa. Le sepolture sono disposte da Est a Ovest, a conferma del fatto che si tratta di un cimitero romano e non musulmano.