Il decluttering consiste nel fare spazio in casa per liberare la mente e lasciare andare ciò che appesantisce. Si tratta di un accumulo degli oggetti nella propria casa che influenza il benessere personale, impedendolo perché si rischia di restare ancorati al passato e non vivere il qui ed ora. Andiamo a conoscere questa tecnica, quali sono le trappole da evitare e in cosa consiste il decluttering emotivo.
Cos’è il decluttering?
Il decluttering consiste nel fare spazio in casa per liberare la mente e lasciare andare ciò che appesantisce. Si tratta di un accumulo degli oggetti nella propria casa che influenza il benessere personale, impedendolo perché si rischia di restare ancorati al passato e non vivere il qui ed ora.
Si tratta di una modalità di accumulo che condiziona sia la funzionalità degli spazi di casa sia il benessere di chi vi vive, tanto da restare aggrappati al passato.
Letteralmente il termine ‘decluttering’ significa ‘eliminare ciò che ingombra’. Infatti, si riferisce all’eliminazione di ciò che viene accumulato nelle case in maniera disordinata e caotica. Come pure all’eliminazione di ciò che blocca l’energia vitale e si frappone come ostacolo al raggiungimento del benessere psicofisico.
Il modo di arredare una casa racconta le modalità con cui ci si relaziona con se stessi e con gli altri. Come pure con gli oggetti, a seconda di come e dove si collocano nello spazio a disposizione. Allo stesso modo, lo spazio che si abita influenza la propria mente. Dunque, se appesantita e carica anche di pensieri negativi, è possibile utilizzare la tecnica del decluttering per liberare spazio fisico attorno a sé e mentale.
Origine del decluttering
Questa pratica deriva dal Feng Shui, 風水, 风水, che significa letteralmente ‘vento e acqua’, che sono due elementi indispensabili per la vita. Nel rispetto degli equilibri sottili, rappresenta anche le forme delle costruzioni e degli spazi interni agli edifici che hanno l’obiettivo di evitare gli influssi negativi che possono colpire le costruzioni e l’individuo. Dunque, permette il fluire armonioso dell’energia. In tal senso, gli accumuli vanno evitati. Infatti, se c’è più ordine e più spazio, minori saranno stress e pensieri negativi.
Come funziona il decluttering?
Il decluttering si basa su:
- semplificazione, cioè tornare all’essenziale per non disperdere energia mentale e fisica e tempo;
- riduzione, cioè valutare col cuore cosa si vuol tenere;
- eliminazione, regalando, vendendo e riciclando ciò che non si vuole tenere.
Dunque, capire dove destinare ciò di cui ci disfiamo. Sistemare delle scatole da riempire. Una destinata alla spazzatura. E’ inevitabile. Magari riconoscere ciò che può essere donato o venduto. O anche scambiato, tenendo conto della presenza sui territori di biblioteche, onlus e associazioni di vario genere, ospedali e scuole che possono essere contattati.
Disfarsi delle cose accumulate poco per volta. Ad esempio mezz’ora al giorno o durante il fine settimana.
Bisogna fare attenzione a non cadere nella trappola del ‘può sempre servire’, o ‘un giorno potrà tornare utile’.
Poi passa il tempo e le cose accumulate aumentano. E magari quando servono, non sappiamo dove cercare. Così, dobbiamo porci alcune domande per capire davvero cosa non possiamo lasciare andare.
Evitiamo le ‘trappole’
Possiamo rivolgere a noi stessi alcune domande per capire se disfarci o meno di ciò che occupa lo spazio in casa.
Ad esempio:
- ‘Se cambiassi casa, la porterei con me? Se rotta, la ricomprerei?, proprio per capire se utilizziamo quell’oggetto o pensiamo di farlo a breve;
- ‘Mi piace e mi trasmette gioia? O mi sento in dovere verso qualcuno di tenerlo?’;
- ‘Riesco a prendermi cura di questo oggetto e a pulirlo?’.
E’ importante che l’accumulo non si trasformi in qualcosa di tossico. Magari, simboleggiando un aspetto di noi stessi che è disfunzionale e evoca mancanza di qualcosa che è necessario per il nostro benessere.
H3 Il decluttering emotivo
Con il decluttering scegliamo cosa vogliamo e cosa non vogliamo nella nostra vita. Per questo, bisogna capire a quale vuoto riempiamo se siamo in presenza di un accumulo disfunzionale. Cosa simboleggia?
Dunque, è necessario comprendere le emozioni e le sensazioni che si sperimentano quando ci si sta disfacendo di cose accumulate.
Euforia, liberazione, oppressione, ad esempio.
Ci si sta liberando del superfluo che appesantisce per fare spazio a ciò che si desidera per sé. Proprio per questo ci dobbiamo prendere tutto il tempo, ascoltare noi stessi per lasciare fluire ciò che ostacola il raggiungimento del benessere.
La separazione dagli oggetti
Ma non sempre liberarsi del superfluo permette subito di sentirsi in armonia. Bisogna considerare che gli oggetti rivestono significati che richiamano emozioni ed evocano ricordi e situazioni vissute. E in qualche modo ne siamo condizionati anche perché ci distolgono dal qui ed ora. Si teme di perdere, insieme all’oggetto, il ricordo e l’affetto che gli abbiamo dato.
Proprio per questo dobbiamo liberare lo spazio circostante. Cioè per liberare la mente da emozioni che non permettono di vivere con serenità, per acquistare un buon equilibrio mentale.
Conclusioni
Fare ordine in casa e liberare la mente significa disfarsi dei pensieri negativi, di quella che possiamo definire ‘spazzatura mentale’ al pari degli oggetti che accumuliamo e che vanno eliminati.
I nostri spazi abitativi non sono solo luoghi fisici. Bensì raccontano della propria interiorità.
Con consapevolezza decidiamo cosa tenere e di cosa ci disfiamo per vivere in equilibrio e in armonia. Quindi, per essere felici.
https://www.periodicodaily.com/fare-decluttering-a-casa-a-gennaio-secondo-il-tuo-segno-zodiacale/