sabato, Aprile 19, 2025

Reagire allo stress? Con il coping

Coping si riferisce alle modalità con cui le persone rispondono e fronteggiano avversità e sfide ed è associato al concetto di stress. Nasce dalla teoria di Lazarus e Folkman che ne hanno classificato le strategie necessarie per adattarsi alle situazioni stressanti. Andiamo a conoscerli e a capire come esso è collegato alla resilienza e alla mindfulness. Inoltre, scopriamo le funzioni specifiche per apprendere i meccanismi di coping.

Cos’è il coping? 

Deriva dal verbo inglese ‘to cope with’ . Significa ‘fronteggiare, reagire, resistere, gestire’, ed è utilizzato come reazione allo stress.

Lo stress emerge nel momento in cui le richieste da parte dell’ambiente, definite esterne, e quelle dell’individuo stesso, chiamate interne, influiscono negativamente sull’individuo.

Origini

Si origina dalla teoria cognitivo-transazionale dello psicologo Richard Lazarus e della psicologa Susan Folkman. Considerano lo stress come risultato della transazione tra variabili ambientali e personali, attraverso vutazioni cognitive. Distinguono due momenti del processo di valutazione cognitiva:

  • il momento della valutazione cognitiva primaria, quando avviene una prima valutazione rispetto al significato di un evento, considerato in termini di minaccia e danno;
  • il momento della valutazione cognitiva secondaria, quando si valutano le risorse disponibili le opzioni, per gestire la minaccia . Questi due momenti sono definite strategie di coping e fanno riferimento all’insieme di sforzi cognitivi e comportamentali finalizzati alla gestione e al controllo dell’evento stressante.

Meccanismi

Il coping e lo stress sono condizionati dagli agenti stressanti, cioè ogni causa e stimolo che induce lo stress, derivante dal mondo esterno e da quello interno. Dunque, il coping si pone come un processo adattivo e dinamico. Infatti, si riferisce al legame e all’influenza reciproca tra l’individuo e l’ambiente.

Strategie

Parlando di strategie di coping, si fa riferimento a modalità che definiscono quello che è  definito il ‘processo di adattamento’ alla situazione stressante. Tali modalità sono più stabili. Mettendole in atto, l’individuo affronta le avversità attraverso modalità che caratterizzano il suo stile personale.

È possibile distinguere tre diverse strategie di coping:

  • problem-focused coping o strategia focalizzata sul problema, per cui la persona esplora le proprie capacità di affrontare e dominare l’evento stressante, compiendo azioni per intervenire direttamente sul problema;
  • emotion-focused coping o strategia centrata sull’emozione, ovvero tentativi regolativi di modificare l’impatto emozionale negativo dell’evento.

Coping proattivo

È la modalità di affrontare gli eventi stressanti che consente di prevenire situazioni potenzialmente problematiche. Si organizza per modificare gli eventi a proprio vantaggio e permette di diminuire l’impatto stressante degli eventi. Studiato da Parker, si tratta del ‘coping orientato al futuro‘. Si basa su tre elementi: 

  • l’iniziativa individuale;
  • l’orientamento al cambiamento;
  • la focalizzazione sul futuro.

Risorse

Esistono risorse individuali da mettere in pratica come reazione. Tra cui:

  • ottimismo, cioè coltivare aspettative di buon esito nelle situazioni e nelle difficoltà;
  • senso di padronanza che nasce dalla percezione di poter esercitare un certo controllo e regolare i propri stati mentali e comportamenti. Si collega all’autoefficacia;

buona autostima;

  • supporto sociale, definito come la percezione di essere apprezzati e di far parte di una rete sociale su cui far affidamento.

Come reagire allo stress?

Si reagisce allo stress cambiando le modalità di vita e apprendendo i meccanismi di coping più funzionali. Ne sono un esempio la pianificazione e il distanziamento. La pianificazione è una strategia utile nella vita di tutti i giorni. Il distanziamento consiste nel ritagliarsi momenti di distrazione.

Coping e resilienza 

Il coping e la resilienza sono correlati perché la resilienza costituisce la capacità di affrontare e superare gli eventi stressanti, continuando ad incrementare le proprie risorse e riorganizzando positivamente la propria esperienza. E il coping rimanda alla messa in atto di strategie nel tentativo di far fronte all’evento, con la possibilità che queste non portino a una risoluzione positiva. Allora, si può parlare di coping funzionale e disfunzionale. 

Differiscono perché il coping è una modalità appresa di adattamento. Mentre la resilienza, benché allenabile, è innata. Quindi, l’evento stressante viene affrontato e superato efficacemente. 

Coping e Mindfulness

La mindfulness potrebbe essere considerata un’abilità di reazione allo stress. Non per agire direttamente sullo stress, ma di riuscire a vivere consapevolmente ogni istante della propria vita, lasciando scorrere i pensieri e le emozioni. Come pure imparando ad accettarne la presenza. 

Conclusioni

Le abilità di coping possono essere incrementate modificando comportamenti e credenze, sviluppando nuove strategie o migliorando quelle di cui si è già in possesso. Avvalendosi di risorse di coping che sono abilita e capacita che possono essere sviluppate a livello individuale, anche col supporto psicologico. O di risorse, tra cui la pratica della consapevolezza, attraverso la mindfulness.

https://www.periodicodaily.com/gestione-del-microstress-e-burnout/

Donatella Palazzo
Donatella Palazzo
Psicologa individuale, familiare e di coppia, e scrittrice. Sessoanalista (Istituto Italiano di Sessoanalisi e Dinamiche Sessuali). Specialista delle Risorse umane. Progettista in ambito sociale e scolastico. Membro dello Staff della Casa Editrice Noitrè. L'attività comprende, tra l'altro, la valutazione dei contributi di prossima pubblicazione, l'organizzazione degli eventi da presentare al pubblico e altro in ambito culturale.

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