Coping si riferisce alle modalità con cui le persone rispondono e fronteggiano avversità e sfide ed è associato al concetto di stress. Nasce dalla teoria di Lazarus e Folkman che ne hanno classificato le strategie necessarie per adattarsi alle situazioni stressanti. Andiamo a conoscerli e a capire come esso è collegato alla resilienza e alla mindfulness. Inoltre, scopriamo le funzioni specifiche per apprendere i meccanismi di coping.
Cos’è il coping?
Deriva dal verbo inglese ‘to cope with’ . Significa ‘fronteggiare, reagire, resistere, gestire’, ed è utilizzato come reazione allo stress.
Lo stress emerge nel momento in cui le richieste da parte dell’ambiente, definite esterne, e quelle dell’individuo stesso, chiamate interne, influiscono negativamente sull’individuo.
Origini
Si origina dalla teoria cognitivo-transazionale dello psicologo Richard Lazarus e della psicologa Susan Folkman. Considerano lo stress come risultato della transazione tra variabili ambientali e personali, attraverso vutazioni cognitive. Distinguono due momenti del processo di valutazione cognitiva:
- il momento della valutazione cognitiva primaria, quando avviene una prima valutazione rispetto al significato di un evento, considerato in termini di minaccia e danno;
- il momento della valutazione cognitiva secondaria, quando si valutano le risorse disponibili le opzioni, per gestire la minaccia . Questi due momenti sono definite strategie di coping e fanno riferimento all’insieme di sforzi cognitivi e comportamentali finalizzati alla gestione e al controllo dell’evento stressante.
Meccanismi
Il coping e lo stress sono condizionati dagli agenti stressanti, cioè ogni causa e stimolo che induce lo stress, derivante dal mondo esterno e da quello interno. Dunque, il coping si pone come un processo adattivo e dinamico. Infatti, si riferisce al legame e all’influenza reciproca tra l’individuo e l’ambiente.
Strategie
Parlando di strategie di coping, si fa riferimento a modalità che definiscono quello che è definito il ‘processo di adattamento’ alla situazione stressante. Tali modalità sono più stabili. Mettendole in atto, l’individuo affronta le avversità attraverso modalità che caratterizzano il suo stile personale.
È possibile distinguere tre diverse strategie di coping:
- problem-focused coping o strategia focalizzata sul problema, per cui la persona esplora le proprie capacità di affrontare e dominare l’evento stressante, compiendo azioni per intervenire direttamente sul problema;
- emotion-focused coping o strategia centrata sull’emozione, ovvero tentativi regolativi di modificare l’impatto emozionale negativo dell’evento.
Coping proattivo
È la modalità di affrontare gli eventi stressanti che consente di prevenire situazioni potenzialmente problematiche. Si organizza per modificare gli eventi a proprio vantaggio e permette di diminuire l’impatto stressante degli eventi. Studiato da Parker, si tratta del ‘coping orientato al futuro‘. Si basa su tre elementi:
- l’iniziativa individuale;
- l’orientamento al cambiamento;
- la focalizzazione sul futuro.
Risorse
Esistono risorse individuali da mettere in pratica come reazione. Tra cui:
- ottimismo, cioè coltivare aspettative di buon esito nelle situazioni e nelle difficoltà;
- senso di padronanza che nasce dalla percezione di poter esercitare un certo controllo e regolare i propri stati mentali e comportamenti. Si collega all’autoefficacia;
buona autostima;
- supporto sociale, definito come la percezione di essere apprezzati e di far parte di una rete sociale su cui far affidamento.
Come reagire allo stress?
Si reagisce allo stress cambiando le modalità di vita e apprendendo i meccanismi di coping più funzionali. Ne sono un esempio la pianificazione e il distanziamento. La pianificazione è una strategia utile nella vita di tutti i giorni. Il distanziamento consiste nel ritagliarsi momenti di distrazione.
Coping e resilienza
Il coping e la resilienza sono correlati perché la resilienza costituisce la capacità di affrontare e superare gli eventi stressanti, continuando ad incrementare le proprie risorse e riorganizzando positivamente la propria esperienza. E il coping rimanda alla messa in atto di strategie nel tentativo di far fronte all’evento, con la possibilità che queste non portino a una risoluzione positiva. Allora, si può parlare di coping funzionale e disfunzionale.
Differiscono perché il coping è una modalità appresa di adattamento. Mentre la resilienza, benché allenabile, è innata. Quindi, l’evento stressante viene affrontato e superato efficacemente.
Coping e Mindfulness
La mindfulness potrebbe essere considerata un’abilità di reazione allo stress. Non per agire direttamente sullo stress, ma di riuscire a vivere consapevolmente ogni istante della propria vita, lasciando scorrere i pensieri e le emozioni. Come pure imparando ad accettarne la presenza.
Conclusioni
Le abilità di coping possono essere incrementate modificando comportamenti e credenze, sviluppando nuove strategie o migliorando quelle di cui si è già in possesso. Avvalendosi di risorse di coping che sono abilita e capacita che possono essere sviluppate a livello individuale, anche col supporto psicologico. O di risorse, tra cui la pratica della consapevolezza, attraverso la mindfulness.
https://www.periodicodaily.com/gestione-del-microstress-e-burnout/