domenica, Aprile 20, 2025

Francia: ancora proteste, scontri e arresti

Ancora proteste in Francia dopo la morte del 17enne, ucciso da un poliziotto. Violenti scontri e numerosi arresti si sono verificati in diverse città francesi. Il presidente Macron ha convocato una riunione di un’unità di crisi.

Ancora proteste in Francia

Proseguono le proteste in molte città della Francia per l’uccisione del 17enne Nahel da parte di un poliziotto a un posto di blocco. Violenti scontri tra la polizia e i manifestanti, che hanno anche dato alle fiamme diversi edifici, tra cui il municipio vicino a Lille. Durate gli scontri sono state arrestate 150 persone. Dopo le violenze, il presidente francese Emmanuel Macron ha convocato una riunione di un’unità di crisi interministeriale.  “Una notte di violenza insopportabile contro i simboli della Repubblica: municipi, scuole e stazioni di polizia sono stati incendiati o attaccati”, ha detto il ministro dell’Interno francese Gerald Darmanin. “Vergogna a chi non ha invitato alla calma“, ha aggiunto. 

Il governo francese teme una ripetizione delle rivolte del 2005 scatenate dopo la morte di due ragazzi neri durante l’inseguimento della polizia. Allora, le proteste provocarono l’incendio di circa 10mila auto e l’arresto di 6mila persone.

La madre di Nahel ha pubblicato un video su TikTok nel quale chiede una marcia tributo per suo figlio, il suo unico figlio. L’avvocato di Nahel M, Yassine Bouzrou, ha detto che avrebbe anche presentato un’ulteriore denuncia per falsa testimonianza sull’accusa che Nahel aveva cercato di investire l’agente di polizia.

La politica francese divisa in due

La politica francese si “spacca” anche in questa occasione. I politici di sinistra condannano l’uso eccessivo della forza da parte delle forze dell’ordine. “Quello che vedo in questo video è l’esecuzione da parte della polizia di un ragazzo di 17 anni, in Francia, nel 2023, in pieno giorno”, ha affermato Marine Tondelier, leader del partito dei Verdi. Ma molti politici di destra si sono affrettati a difendere la reputazione delle forze di polizia. La leader di estrema destra Marine Le Pen ha affermato che l’ufficiale in questione ha diritto alla “presunzione di innocenza”.

Aumentano le uccisioni da pare della polizia

L’anno scorso, 13 persone sono state uccise in Francia dopo aver rifiutato di fermarsi per i controlli della polizia stradale. Le uccisioni fanno seguito a una modifica della legge del 2017 che ha conferito maggiori poteri agli agenti di usare le loro armi e che ora è sotto esame.


Leggi anche: Francia: agente di polizia uccide un 17enne, scoppiano proteste

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