Il Fondo monetario internazionale (FMI) prevede che il 2023 sarà un anno duro per l’economia mondiale. Secondo il FMI, USA, UE e Cina vedranno rallentare la crescita. Inoltre, la metà dei paesi dell’UE potrebbero andare in recessione.
FMI: il 2023 sarà un anno duro per l’economia globale
Le stime del Fondo monetario internazionale (FMI) per il 2023 non sono positive. Il FMI prevede un anno molto duro per la maggior parte dell’economia globale poiché Stati Uniti, Unione Europea e Cina vedranno rallentare la crescita. L’amministratore delegato del FMI, Kristalina Georgieva, ha affermato che il 2023 sarà un “anno difficile, più duro di quello che si siamo lasciati alle spalle”, con un terzo delle economie mondiali che hanno forti possibilità di finire in recessione. Il Fondo monetario internazionale ha tagliato le stime di crescita globale al 2,7%, in calo rispetto al 2,9% previsto a luglio.
Georgieva ha affermato che è probabile che la Cina cresca pari o al di sotto della crescita globale per la prima volta in 40 anni. Ha poi detto che si aspetta che la crescita della Cina migliori verso la fine dell’anno, ma ci sono preoccupazioni per la sua traiettoria a lungo termine. Georgieva ha fatto notare che prima del Covid la Cina forniva il 34,35,40 percento della crescita globale e ora non lo fa più. Parlando dell’UE, Georgieva ha invece detto che a causa della guerra in Ucraina metà del blocco potrebbe essere colpito dalla recessione. Degli USA ha invece detto che sono “più resilienti e potrebbero evitare la recessione”.
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