Volete acquistare la prima casa ma non conoscete tutte le agevolazioni di cui potete beneficiare? nessun problema perchè l’agenzia delle Entrate ha stilato una guida utile per capire tutto. Vi sveleremo tutto quello che c’è da sapere per realizzare il vostro sogno, ma dovrete rispettare delle regole chiare e precise per usufruire dei vantaggi che vengono concessi. Entriamo quindi nel vivo della questione senza indugiare.
Bonus 2020: le agevolazioni previste dalla prossima Legge di Bilancio
Prima casa: studiare bene l’immobile
La prima cosa da fare prima di procedere con l’acquisto della prima casa è ottenere informazioni e notizie sull’immobile. L’Agenzia delle entrate mette a disposizione dei cittadini alcuni strumenti pratici per conoscere la situazione del bene che si intende acquistare. Attraverso l’ispezione ipotecaria si possono consultare i registri, le note e i titoli depositati presso i “Servizi di pubblicità immobiliare” dell’Agenzia delle entrate. In questo modo è possibile individuare il proprietario dell’immobile e se ci sono ipoteche o pendenze, anche giudiziarie.
Prima casa: la compravendita
Parliamo ora dell’atto di compravendita e le relative imposte. Le tasse da pagare quando si compra una casa dipendono da diversi fattori e variano a seconda che il venditore sia un “privato” o un’impresa e l’acquisto venga effettuato in presenza o meno dei benefici “prima casa”. Le imposte da versare quando si compra con i benefici prima casa se il venditore è un privato o un’impresa che vende in esenzione Iva sono: imposta di registro proporzionale nella misura del 2 percento (anziché del 9), imposta ipotecaria fissa di 50 euro, imposta catastale fissa di 50 euro. Se invece si acquista la prima casa da un’impresa, con vendita soggetta a Iva, quest’ultima sarà ridotta al 4 percento (dal 10 o 22) e le imposte da versare sono: imposta di registro, ipotecaria e catastale tutte e tre fisse di 200 euro.
Le agevolazioni
Per usufruire delle agevolazioni “prima casa” l’abitazione che si acquista deve appartenere a una delle seguenti categorie catastali: A/2 (abitazioni di tipo civile); A/3 (abitazioni di tipo economico); A/4 (abitazioni di tipo popolare); A/5 (abitazioni di tipo ultra popolare); A/6 (abitazioni di tipo rurale); A/7 (abitazioni in villini); A/11 (abitazioni e alloggi tipici dei luoghi). Altro requisito fondamentale è quella relativa al luogo in cui si trova l’immobile che si vuole acquistare: deve trovarsi nel territorio del Comune in cui l’acquirente ha la propria residenza. Se residente in altro Comune, ha 18 mesi dall’acquisto per trasferire la residenza.
I benefici per i giovani
Dal 1 gennaio 2016, i benefici fiscali sono stati estesi anche al contribuente che è già proprietario di un immobile acquistato con le agevolazioni prima casa, a condizione però che la casa già posseduta sia venduta entro un anno dal nuovo acquisto. Infine, per favorire l’autonomia abitativa dei giovani di età inferiore a 36 anni e con Isee inferiore a 40mila, il “Sostegni bis” ha introdotto nuove agevolazioni fiscali in materia di imposte indirette per l’acquisto della “prima casa” per gli acquisti fino al 31 dicembre 2022.
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