New York City consente il diritto di voto anche ai “non cittadini”. A patire dal 2023 coloro che risiedono da almeno 30 giorni e hanno un permesso di lavoro potranno votare alle elezioni locali. I repubblicani si sono opposti al disegno di legge. Anche il sindaco Bill de Blasio ha espresso preoccupazione per tale provvedimento.
New York City consente il diritto di voto ai non cittadini?
New York City consentirà a chi non è cittadino ma vi risiede legalmente di votare alle elezioni locali a partire dal 2023. Il consiglio comunale ha approvato il disegno di legge con un voto di 33 a 14. Il disegno, sponsorizzato al membro del consiglio comunale Ydanis Rodriguez, darà il diritto di voto a quasi un milione di residenti. Un “non cittadino” dovrà dimostrare di aver vissuto in città per 30 giorni o più e di avere un permesso di lavoro per potersi registrare. La cittadinanza statunitense sarà ancora richiesta per votare alle elezioni statali e federali. Gli immigrati privi di documenti rimarranno esclusi dal voto in qualsiasi elezione. Ogni violazione alla legge verrà punita con una multa che può arrivare fino a 500 dollari e un anno di carcere. “Il consiglio di New York sta facendo la storia. New York deve essere vista come un esempio luminoso da seguire per altre città progressiste”, ha affermato Ydanis Rodriguez.
Il sindaco solleva preoccupazioni
Si tratta di una decisione storica in un momento in cui molti Stati conservatori stanno approvando leggi per limitare i diritti di voto delle minoranze. Tuttavia molti legislatori hanno espresso preoccupazione, incluso il sindaco Bill de Blasio. “Voglio davvero assicurarmi che ci sia il massimo incentivo a portare a termine il processo di cittadinanza“, ha affermato il sindaco, secondo il quotidiano locale PIX 11 . “Penso che ci siano alcune domande aperte qui che mi fanno ancora preoccupare per questo”. Nonostante abbia affermato di non essere certo della legalità del disegno di legge, de Blasio ha detto che non porrà il veto. Anche i repubblicani si sono opposti. Secondo loro, la costituzione statale parla di cittadini e non prevede riconoscimenti alle persone che vivono nel Paese anche da solo un mese.
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