sabato, Aprile 19, 2025

L’Unesco incorona Nizza per il suo patrimonio turistico

Aveva già tentato l’impresa nel 2019, fallendo. Oggi Nizza ha centrato l’obiettivo, venendo incoronata dall’Unesco come Città di Villeggiatura Invernale della Riviera.

Cosa ha deciso l’Unesco?

Già da tempo l’Unesco stava tenendo sott’occhio la Francia. Abbiamo parlato solo pochi giorni fa del Faro di Cordouan, ma anche Nizza era in lizza come Patrimonio Mondiale. Nel 2019, come dicevamo, aveva tentato di rientrare nella lista evidenziando la posizione della città, ai piedi delle Alpi. Quest’estate però l’Organizzazione delle Nazioni Unite ha riconsiderato il progetto, ponendo l’accento sulla storia e sul patrimonio della città, soprattutto legati allo sviluppo del turismo.


Il Faro di Cordouan potrebbe diventare Patrimonio dell’Unesco


Una storia unica

“La storia di Nizza, sia radicata che aperta, mediterranea e alpina, europea e cosmopolita, ha prodotto un’architettura e un paesaggio unici, modello per un gran numero di altre città del mondo” ha affermato il sindaco di Nizza, Christian Estrosi. E il Ministro della Cultura Roselyne Bachelot ha scritto su Twitter “Questa iscrizione consacra Nizza come archetipo della stazione invernale della Riviera con il suo sito eccezionale, tra mare e montagna, e le varie influenze che hanno plasmato il suo patrimonio”.

Nizza e le sue origini

Era l’inizio del XIX secolo, e Nizza faceva parte del regno di Piemonte-Sardegna. Nel 1766 i racconti di viaggio dello scrittore scozzese Tobias Smollett la rendevano una destinazione di moda, soprattutto per il pubblico inglese. A questo punto la città fiorì, diventando una vera capitale invernale.

Gli inizi della Riviera: verso l’Unesco

“Dalla fine del XVIII secolo, Nizza fu il primo sito di questa costa, considerata fino ad allora poco ospitale e di difficile accesso, su cui si sviluppò un’attività di stazione invernale. Fu quindi a Nizza che si scoprirono per la prima volta le attrattive di quella che sarebbe diventata la Riviera nel senso tardo del termine: i particolari paesaggi pittoreschi derivanti dalla vicinanza della montagna e del mare, il clima mite, l’inverno, l’esotica vegetazione e persino, in una certa misura, la singolarità dei modi di vita degli indigeni” si legge in un comunicato stampa.

Decisioni impopolari

Alla fine del XIX secolo Nizza contava circa 150.000 residenti in inverno, provenienti da varie destinazioni: Regno Unito, Russia, Germania, Austria. Anche prima della consacrazione dell’Unesco il sindaco Estrosi aveva preso delle decisioni importanti: ad esempio la demolizione del Palazzo dell’Acropoli e del Teatro Nazionale di Nizza. Questo dovrebbe avvenire nel 2022, e l’area dovrebbe essere adibita a parco alberato nel centro della città. Inoltre, la città concorre per diventare Capitale Europea della Cultura 2028, dopo aver fallito l’impresa nel 2013.

Serena Nencioni
Serena Nencioni
Nata all'Isola d'Elba, isolana ed elbana e orgogliosa di esserlo. Amo la scrittura e la musica.

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