Il 24 aprile 1926, il Trattato di Berlino sancisce lo stato di neutralità tra Unione Sovietica e Germania, per attacchi esterni, nei seguenti cinque anni. In verità, una promessa di non aggressione, che ricorda anche le trattative tedesco – sovietiche, dell’accordo di Rapallo nel 1922. A fronte di ciò, i governi della Germania e dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche dimostrano l’intenzione di un’amicizia anche futura, per motivi economici e politici.
Trattato di Berlino: quali sono i principi di neutralità?
Di fatto, un patto di pace nell’ideologia di una collaborazione di fiducia, tra Germania ed Unione Sovietica. Anche noto come Patto di neutralità, il Trattato di Berlino nasce con l’obiettivo di amicizia tra Germania ed Unione Sovietica, in caso di scontri armati da terze parti. Dal 24 aprile 1926, tale promessa di non aggressione tra i due Stati, prende spunto dal Trattato di Rapallo, in precedenza.
Durante lo stesso anno, le ratifiche dell’accordo entrano in vigore il 29 giugno, con la registrazione presso il League of Nations Treaty Series, dopo due mesi. In seguito, la necessità di un nuovo protocollo aggiuntivo, nel 1931. Tuttavia, emergono delle reazioni in Germania, sul confronto della promessa di neutralità, rispetto al Trattato di riassicurazione con Russia, del 1887.
Di fatto, nella Repubblica di Weimar per la prima volta, l’assemblea legislativa trova i consensi di voto da tutti i membri. Secondo il Cancelliere del Reich Wilhelm Marx, il fine del Trattato di Berlino segue il modello di relazioni tra Germania e Russia. Inoltre, le regole dell’intesa di pace di Rapallo indicano la nuova strada politica, secondo gli schemi del Patto di Locarno.
Mentre, Gustav Stresemann, ministro degli Esteri e Reich tedesco reagisce all’accordo di Berlino, con l’idea di unire alla politica di Locarno, una collaborazione nelle relazioni con la Russia. Dal pensiero del rivoluzionario Maxim Litvinov, la promessa di amicizia tra Germania ed Unione Sovietica, rappresenta un’estensione del Trattato di Rapallo.
Cosa esprime il testo dell’accordo?
Dall’accordo tra Unione Sovietica e Germania, entrambi i governi desiderano la diffusione di un equilibrio tra i popoli, con la pace. Attraverso il Trattato di Berlino, seguono delle regole di base, nella fiducia ed alleanza tra tedeschi e sovietici. Al primo posto, i rapporti diplomatici tra Germania ed Unione Sovietica, con l’esempio dell’accordo di Rapallo. Di conseguenza, i due Stati nel contatto di amicizia promuovono gli interessi politici ed economici comuni.
In caso di aggressione bellica da potenze esterne, la neutralità del Paese amico deve rispettare tale condizione, durante lo scontro armato. A ragion per cui, l’entrata in vigore della neutralità delle due potenze, inizia con la ratifica degli strumenti, per cinque anni. Come reazione degli istituti bancari tedeschi, la concessione del credito all’Unione Sovietica, per un valore complessivo di trecento milioni di marchi. Nel 1933, con la salita al potere di Adolf Hitler consegue una rottura tra l’equilibrio dei Paesi.