L’Asia continua a fare la storia della tecnologia. Dopo il lancio da parte della Cina del primo satellite 6G al mondo, che verrà utilizzato per l’osservazione del terreno tramite telerilevamento, il Giappone si prepara a lanciare il primo satellite in legno.
Perché un satellite in legno?
Stando a quanto riportato dall’agenzia di stampa Nikkei, l’Università di Kyoto e la società Sumitomo Forestry avrebbero annunciato una collaborazione. Da questa collaborazione nascerà il satellite in legno. A questo punto ci si chiede quali sarebbero i vantaggi di costruire un satellite usando materiali che non sembrano adatti allo spazio. Un satellite in legno potrebbe risolvere i problemi relativi ai rifiuti spaziali. Un satellite in legno brucerebbe senza rilasciare detriti e sostanze nocive in caso di rientro sulla Terra.
I vantaggi di un satellite di legno
Un altro vantaggio sta nel fatto che il legno è un materiale che non blocca le onde elettromagnetiche. Questo particolare semplificherebbe il lavoro di progettazione, produzione e posizionamento di antenne e sistemi di controllo. Serviranno però altri studi in materia prima di ufficializzare il lancio. L’Università di Kyoto e Sumitomo Forestry prevedono di proseguire con le analisi ed essere pronti per il 2023. Se tutto andrà come previsto, questo nuovo assetto permetterà il lancio di molti più satelliti.
Un’idea ecologica
Secondo i dati dell’ESA, in 60 anni sono stati effettuati più di 5.500 lanci. In media si registrano 100 lanci all’anno, ma il numero è destinato a crescere di pari passo con il procedere di progetti sempre nuovi. Secondo il WEF (World Economic Forum) ci sono 6.000 satelliti che orbitano intorno alla Terra. Lo sviluppo di satelliti in legno potrebbe aumentare il numero di lanci. Il 60% di questi risulta inattivo, spazzatura spaziale. I satelliti di legno potrebbero aiutare a diminuire la percentuale di spazzatura spaziale in orbita intorno al nostro pianeta.