sabato, Aprile 19, 2025

Alitalia il cantiere aperto – La nuova compagnia ora può decollare

La storia di Alitalia il cantiere aperto in eterno sembra finita. Il decreto sulla Newco è pronto, secondo quanto dice il Ministero. Un braccio di ferro senza senso sulle nomine, ha condotto la trattativa verso un tira e molla all’ultimo duello.

Alitalia il cantiere di promesse

La soluzione trovata, visto lo scontro durissimo tra 5Stelle, Pd e Italia Viva, segue passo passo il manuale Cencelli, pensato e sviluppato per soddisfare tutti gli appetiti dei partiti. Il concetto è semplice: moltiplicare le poltrone nelle società pubbliche allo scopo di non scontentare nessuno. Un sistema di pensiero da prima Repubblica.

Ma come mai passano le repubbliche ma l’Alitalia rimane sempre un cantiere aperto?

I posti da occupare sono passati magicamente da 7 a 9, mettendo fine d’incanto ai veti incrociati e ad una tensione ormai incontrollabile. Gualtieri a Porta a Porta dichiara: “Proroga Cig e interventi per assunzioni. Il Mes ora non serve“. Ma forse non gli è abbastanza chiaro che senza il Mes Alitalia le assunzioni non le farà mai. Almeno che un ennesimo spostamento di bilancio, magari truccato da manovrina natalizia, non faccia apparire magicamente qualche miliardo. L’Alitalia il cantiere aperto in eterno, continua ad assomigliare alla R.A.I. prima Repubblica. Sembra sempre più frequente il gusto del governo, nello spostare i suoi duelli, all’interno dei CDA.


Nuovi aiuti e varo Newco per rilancio Alitalia


Sempre nella serata di ieri si era diffusa la voce, riportata da Dagospia, che il presidente designato Francesco Caio, avesse addirittura intenzione di abbandonare il campo. Dimissioni, ed è questo il paradossale, tecnicamente impossibili visto che Caio, come l’ad Fabio Lazzerini, sono stati solo designati su Facebook da Palazzo Chigi. Si perché a quanto sembra le chiacchiere rimangono ancora tali, visto che è un nomina senza nessun provvedimento ufficiale.

Alitalia un cantiere aperto ancora da scavare

Se la gionata di oggi non regala sorprese, insieme al decreto dovrebbe arrivare anche il timbro ufficiale sugli incarichi di vertice. Se Caio è considerato vicino al premier, essendo stato scelto proprio da Giuseppe Conte, Lazzerini invece sembra aver la casacca del PD. Quanto al resto del CDA, ci sarà un esponente indicato da Italia Viva, mentre le altre poltrone saranno divise tra 5 stelle e democratici. Una partita che sarà comunque aperta fino all’ultimo istante, visto che il governo sta esaminando a fondo le eventuali incompatibilità.

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