La reazione Russa sulle dichiarazioni di Haftar
La Russia non approva la dichiarazione del comandante dell’esercito nazionale libico (LNA), il comandante Khalifa Haftar, in merito al trasferimento del potere in Libia all’LNA, ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, a seguito di una riunione informale dei ministri degli Esteri degli Stati membri del BRICS, tenutasi martedì.
“Non abbiamo approvato la dichiarazione del signor Sarraj, che si è rifiutato di parlare con il comandante Haftar, e non approviamo la dichiarazione secondo cui il comandante Haftar deciderà da solo come deve vivere il popolo libico”, ha detto.
In Libia serve la creazione di entità di potere accettate da tutti
Lavrov ha sottolineato la dichiarazione, fatta da Aguila Saleh, presidente della Camera dei Rappresentanti libica. Con la quale il politico ha chiesto un dialogo nazionale, volto alla creazione di entità di potere, accettate da tutti. Entità che rappresentino allo stesso modo le tre regioni chiave della Libia (Tripolitania, Cirenaica e Fezzan).
“Penso, questo è esattamente ciò di cui abbiamo parlato per tutti questi anni – ha commentato Lavrov. Gli stessi libici devono trovare approcci reciprocamente accettabili per costruire un dialogo, e poi per costruire il loro Stato. Gli attori stranieri nel mentre dovrebbero incoraggiare questi esatti approcci”.
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Un inviato speciale dell’ONU è assolutamente necessario
Il ministro degli Esteri russo ha anche ricordato che la posizione dell’inviato speciale dell’Onu per la Libia è vacante già da due mesi. “Credo che sia assolutamente necessario che il Segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, nomini il nuovo inviato speciale il prima possibile. Di comune accordo, deve essere un rappresentante della regione africana. Ci sono candidati del genere, li conosciamo bene, sono persone esperte che godono di credibilità”, ha osservato.
Haftar afferma che l’accordo di Skhirat ha distrutto la Libia
Lunedì, l’esercito nazionale libico ha annunciato di assumere il controllo del Paese e di rinnegare l’accordo di Skhirat. Il commandante Haftar ha promesso di fornire le condizioni per l’istituzione di organismi statali civili permanenti secondo la volontà del popolo. Secondo Haftar, l’accordo di Skhirat ha distrutto la Libia, l’ha messa in pericolo e “è diventato parte del suo oscuro passato”. In risposta, il Consiglio presidenziale del governo dell’accordo nazionale ha definito la dichiarazione di Haftar una farsa e un tentativo di un altro colpo di stato in Libia.
L’accordo, firmato nel dicembre 2015 a Skhirat in Marocco, si basa sul piano di pace dell’Onu per la Libia. Esso implica la creazione di entità di potere, tra cui il governo dell’Accordo nazionale e il Consiglio presidenziale (che funge da capo di Stato collettivo). Entrambe le entità hanno sede a Tripoli e sono guidate da Fayez Sarraj.