mercoledì, Aprile 16, 2025

Gondole a Venezia per 5 passeggeri al massimo. Turisti in sovrappeso.

Le gondole a Venezia hanno dovuto subire un ridimensionamento della loro capienza massima. Ma questa volta non c’entra nulla il distanziamento sociale. La vera causa è il numero sempre maggiore di turisti sovrappeso.

Il limite di capienza massima prevista per la classica gondola veneziana (chiamata “da nolo”) era di 6 passeggeri, ma a causa del crescente numero di passeggeri “overweight” è diminuita a 5.

Stessa sorte per le gondole “da parada”, un pò più grandi e indicate per il passaggio attraverso il Canal Grande. Il numero si è ridotto da 14 a 12.

Dieci anni fa i turisti pesavano meno

Il Presidente dell’associazione gondolieri di Venezia Andrea Balbi, intervistato dal “The Guardian”, ha spiegato che 10/15 anni fa i turisti pesavano un po’ meno. Non essendo possibile avere a disposizione una bilancia pesapersone presso gli imbarcaderi, l’unica soluzione sarebbe stata quella di ridurre la capienza massima.

Secondo Balbi, il peso eccessivo su queste piccole imbarcazioni provoca l’entrata dell’acqua. Inoltre, la stessa progettazione della gondola nolo prevede massimo 5 posti a sedere con cuscino.

A reiterare le affermazioni di Balbi, Raoul Roveratto, presidente dell’associazione dei sostituti gondolieri.

Gondole a Venezia in sovraccarico

I turisti sono in sovrappeso” ha dichiarato Roveratto alla redazione de La Repubbica “e quando la gondola è in sovraccarico, lo scafo affonda facendo imbarcare anche acqua. Navigare con più di mezza tonnellata di carne a bordo è estremamente pericoloso.”

Gondoliere mestiere ereditario e non meritocratico

Balbi e Roveratto sono stati al centro delle ultime polemiche riguardo all’approvazione della legge che vuole il gondoliere un mestiere “ereditario”. Non più dunque l’obbligo di partecipare ad un corso, niente più ripetizioni di lingue straniere e approfondimenti di lessico marinaro. L’unica condizione per accedere a questo mestiere tipico della laguna veneziana: gli ultimi quattro anni trascorsi sulla gondola di famiglia.

Per Andrea Balbi “I gondolieri di Venezia sono come i vetri di Murano. O nascono qui, o sono falsi. Proteggerli non è barricarsi dietro i privilegi. Significa alimentare la cultura che ancora soffia un alito di vita su questa città

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