A seguito del flop di Tulsa, Donald Trump crea nuove tensioni, dalla ritrattazione per l’incontro con il presidente venezuelano Maduro al prolungamento di nuove restrizioni sui visti per i lavoratori stranieri temporanei.
Il dietrofront con Maduro
Poco tempo dopo l’intervista per Axios, nella quale afferma di essere disposto ad incontrare il leader venezuelano Maduro, scatenando polemiche anche tra i repubblicani, Trump ha ritrattato quanto espresso nell’intervista dicendo di essere disposto ad incontrare Maduro solo per discutere di un suo eventuale abbandono pacifico della leadership. Il presidente Trump si dichiara in un tweet totalmente a sfavore del socialismo incolpando la sinistra radicale; egli sostiene che la sua amministrazione sia sempre stata dalla parte della libertà e contro l’oppressivo regime di Maduro.
Le restrizioni sui visti per i lavoratori stranieri
Il presidente Trump sostiene che l’impatto economico causato dall’emergenza Covid-19 abbia costretto a proteggere i lavoratori americani. Gli imprenditori e gli attivisti per i diritti degli immigrati si schierano contro la decisione del Presidente, accusandolo di danneggiare ancora di più l’economia e di usare come pretesto l’emergenza sanitaria per svantaggiare l’immigrazione.
Diversi lavoratori come le ragazze alla pari o gli ingegneri del software non potranno entrare negli Stati Uniti fino a gennaio, e le restrizioni potrebbero venire estese. Sono esenti dalle restrizioni gli addetti alle cure dei pazienti affetti da coronavirus e i ricercatori per le terapie che possono combatterlo, così come le persone considerate essenziali per la sicurezza nazionale.
Secondo il Migration Policy Institute le restrizioni, che entreranno in vigore mercoledì, negheranno l’accesso agli USA a circa 167 mila lavoratori stranieri.
I visti interessati sono i seguenti: H-1B visa, H-2B visa, J-1 visa, L-1 visa.
Le false accuse di Trump a Obama
Donald Trump ha falsamente accusato l’ex presidente Barack Obama di aver tradito il paese in un’intervista di lunedì, accusandolo di aver spiato la sua campagna elettorale. Tuttavia le accuse lanciate dal Presidente non sono supportate da prove per le quali Obama abbia spiato la campagna di Trump, e inoltre non si raggiunge la definizione di tradimento secondo la Costituzione degli Stati Uniti.
Da anni Trump utilizza queste false affermazioni per screditare il rapporto Mueller sulle interferenze russe nelle elezioni americane del 2016. Negli ultimi tempi Trump ha diffuso il termine “Obamagate” per dipingersi come vittima di un “colpo di stato” e ritrattare quanto affermato dal rapporto Mueller.