venerdì, Aprile 18, 2025

500 elettrica ma non solo: la crisi colpisce Stellantis

Tempi duri per il settore automobilistico, e nemmeno Stellantis viene risparmiata. Così per la nuova Fiat 500 elettrica, presentata a marzo 2020 e che ha visto una diminuzione della produzione. Ma non è l’unica.

La 500 elettrica cala la produzione?

La nuova Fiat 500 elettrica era stata, come detto, presentata lo scorso marzo, prima dello scoppio della pandemia mondiale. Oggi la produzione a Mirafiori è calata dai 300 ai 210 esemplari al giorno, e il motivo è presto detto. La carenza di materia prima, in questo caso gli accumulatori per auto elettriche che Stellantis importa dalla Corea del Sud. Questo problema riporta dunque alla ribalta l’idea, per adesso abbastanza vaga, di una gigafactory in Italia da 40.000 addetti di Italvolt.


Il gruppo Stellantis punta sulle auto elettrificate


Cassa Integrazione e Cassa Covid

Secondo un articolo online di Il Corriere della Sera, al momento le percezioni sono così vaghe che non si ha notizia neppure di un contratto commerciale stipulato con i costruttori automobilistici. Tantomeno quindi con Stellantis. Inoltre, abbiamo assistito ad un incremento del 30% nel corso del primo trimestre, cioè prima del blocco dovuto alla pandemia. In seguito l’aumento della cassa integrazione in tutti gli stabilimenti è stato importante, con conseguente dimezzamento dei turni a Mirafiori. Oltre a questo Melfi sta usando la Cassa Covid, e anche questo causa notevoli preoccupazioni nei sindacati, che si propongono di dialogare con Stellantis il prossimo 15 aprile.

Problemi vecchi e nuovi

La buona notizia è che gli investimenti da 5,5 miliardi dell’ultimo piano industriale, ereditati da Fca, stanno andando in porto. I nodi da sciogliere, però, rimangono comunque molti. Uno è il nodo Cassino, che al momento viaggia al 15%, il minimo storico della sua attività produttiva. C’è poi la perdita di 900 addetti per le misure di pensionamento e prepensionamento, a causa dello stop nella produzione dell’Alfa Romeo Giulia e in attesa delle nuove linee per il Suv Maserati.

Nuove produzioni

Parliamo poi degli investimenti per adattare Pomigliano alla produzione del Suv compatto Alfa Romeo Tonale: e l’avvio della produzione, a Modena, della Maserati MC20. A Mirafiori, invece, quella delle nuove Gran Turismo e Gran Cabrio. Infine, a febbraio di quest’anno le immatricolazioni sono in calo del 23%: questo significa che la produzione è comunque inferiore al 60% rispetto al 2017.

Le perplessità dei sindacati

A preoccupare i sindacati c’è anche Melfi, nonostante abbia avuto buoni risultati dalla produzione delle Jeep destinate al mercato nord americano. Così quindi ha commentato Ferdinando Uliano, di Fim Cisl. “A inizio 2021 ci attendevamo la partenza del terzo turno per le motorizzazioni ibride, che avrebbe consentito il totale riassorbimento di 1500 addetti andando a esaurire gli ammortizzatori entro il sito”. Sempre riguardo Melfi, ci sarebbe un’altra ipotesi al vaglio: concentrare l’intera produzione, tra cui Fiat 500 X, Jeep Renegade e Compass, in un’unica linea. Ma la vera preoccupazione, conclude Uliano, è che “i vertici stiano ragionando su una riduzione strutturale della capacità produttiva dello stabilimento”.

Serena Nencioni
Serena Nencioni
Nata all'Isola d'Elba, isolana ed elbana e orgogliosa di esserlo. Amo la scrittura e la musica.

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