Scrittore senza tempo, politicamente sempre impegnato, un po’ adulto, un po’ fanciullo, Italo Calvino ci lasciava il 19 settembre 1985.
Il 19 settembre del 1985 moriva Italo Calvino: “Prima che tu dica Pronto”

19 settembre 1985: muore Italo Calvino
Annoveriamo Italo Calvino tra gli scrittori più importanti della contemporaneità.
Il letterato ci ha lasciati il 19 settembre 1985 a causa di una fatale emorragia cerebrale. Non possiamo più guardare i suoi occhi vispi e sognanti ma possiamo leggere i suoi libri, tesoro dall’inestimabile valore.
La consistency di Italo Calvino: il valore delle sfumature
Oggi ricordiamo Italo Calvino con dieci dei suoi meravigliosi libri
“Alle volte cerco di concentrarmi sulla storia che vorrei scrivere e m’accorgo che quello che mi interessa è un’altra cosa, ossia, non una cosa precisa, ma tutto ciò che resta escluso dalla cosa che dovrei scrivere. Il rapporto tra quell’argomento determinato e tutte le sue varianti e alternative, tutti gli avvenimenti che il tempo e lo spazio possono contenere”.
L’opera di Calvino è tutta animata da questa curiosità, da questa volontà di esplorare ogni angolo della realtà e di inseguire ogni volo dell’immaginazione.
I libri di Calvino si possono leggere come tappe di una ricerca continua e inquieta. In questi libri però restano costanti il dialogo amichevole con i lettori, il gusto per la narrazione e per l’invenzione fantastica, il culto dell’ironia e della leggerezza come reazione al peso del vivere.

Molteplicità secondo Italo Calvino: siamo fatti di sfumature
Il sentiero dei nidi di ragno
Parliamo del primo romanzo di Italo Calvino. Opera dedicata all’esperienza della lotta partigiana. Il sentiero dei nidi di ragno scaturisce dal clima dell’Italia dopo la liberazione. Le parole raccontano le gesta di una giovane generazione.
Questa storia è “una storia di partigiani in cui nessuno è eroe, nessuno ha coscienza di classe”. Il libro si colloca nel quadro del neorealismo e della cultura di sinistra.
Visibilità secondo Italo Calvino: vivere di fantasia
Il visconte dimezzato, Il barone rampante, Il cavaliere inesistente
Negli anni in cui l’impegno politico chiedeva particolare aderenza alla realtà storica e sociale, Calvino rivendicava invece il valore della fantasia e della favola.
Presero vita dunque tre romanzi: Il visconte dimezzato, Il barone rampante, Il cavaliere inesistente.
Questi sono romanzi fantastici che raffigurano allegoricamente la condizione umana mutilata dell’uomo contemporaneo.
L’esattezza secondo Italo Calvino: vago ed esatto
Se una notte d’inverno un viaggiatore
L’idea della letteratura come gioco combinatorio raggiunge il suo culmine in Se una notte d’inverno un viaggiatore. Portiamo l’attenzione su un romanzo divertente ed esplosivo. L’autore colloquia con il lettore. Quest’ultimo ha a che fare con dieci possibili inizi di storie. Ma nessuna è portata a conclusione.
La storia della cornice narra invece del Lettore e Ludmilla e della loro storia d’amore.
La rapidità secondo Italo Calvino: perdere il filo
Gli amori difficili
Storia di come una coppia non s’incontra. Racconti sul silenzio tra le persone. Narrazioni sul silenzio come strumento di comprensione. Italo Calvino ha portato in luce una raccolta di quindici novelle. Il tema principale è l’amore.
Marcovaldo ovvero Le stagioni in città
Straordinario successo tra i ragazzi. Il protagonista, “ultima incarnazione di una serie di eroi-poveri diavoli alla Charlie Chaplin”, vive in una società finta. La natura è contraffatta e compromessa. Che cosa fa quindi Marcovaldo per scappare da una vita troppo artificiale? Si ritaglia zone di sogno e di spontaneità. Colora il grigiore della vita cittadina.

Ti con zero
I racconti che formano Ti con zero si collegano a un’altra opera di Calvino, Le cosmicomiche. La prima parte dell’opera è dedicata a Qfwfq. Questi è il protagonista e racconta le sue avventure in spazi e tempi inimmaginabili. Le altre parti che compongono il libro trattano argomenti sempre più diversi: le fasi della vita, la meiosi e la morte intesa come elemento indispensabile per la vita.
La giornata di uno scrutatore
Il protagonista del romanzo La giornata di uno scrutatore è un intellettuale alle prese con “la negatività della realtà”. Qui però l’accento dell’autore non cade sui problemi sociali ma sul dolore insito nella condizione umana, che nessun cambiamento politico può sperare di eliminare.
Amerigo Ormea, personaggio principale, sta di fronte alla crisi delle certezze ideologiche ma resta fedele a due principi: “non farsi mai troppe illusioni e non smettere mai di credere che ogni cosa che fai potrà servire”.
Palomar
Il tema dell’impotenza dell’intellettuale e dell’inconoscibilità del mondo è al centro delle 27 prose di Palomar, definite da calvino “esercizi di descrizione […] problemi di conoscenza minimali”.