Fiera di Sant’Orso, da oltre mille anni la vetrina dell’artigianato valdostano

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La Fiera di Sant’Orso risale al Medioevo ed è diventata una delle iniziative di maggiore richiamo della Valle d’Aosta per la sua tipicità. A fine mese si svolgerà l’appuntamento che rappresenta una grande vetrina per l’artigianato e l’enogastronomia locale: l’esposizione ospita bancarelle di hobbisti e maestranze esperte in scultura, intaglio su legno, lavorazione della pietra ollare, del ferro, della stoffa e del vimini.

Il percorso della fiera si snoderà nel centro storico di Aosta, nella zona compresa tra l’arco di Augusto a piazza della Repubblica, mentre nelle aree limitrofe saranno localizzate le bancarelle delle altre tipologie di prodotti.
Storia e tradizione sono alcuni degli elementi che rendono unica la Fiera di Aosta, il cui simbolo è il galletto in legno: una leggenda vuole che questa manifestazioni sia collegata a Sant’Orso che nei pressi della chiesa omonima distribuiva ai poveri vestiti e i tipici sabot.
Di solito partecipano alla manifestazione un migliaio di espositori provenienti da tutta la regione che mettono in mostra le proprie creazioni per due giorni: la sera tra il 30 e il 31 gennaio si svolge la “Veilla’”, la veglia durante la quale è possibile fare acquisti in fiera per tutta la notte.
Quest’anno l’iniziativa comincerà sabato 28 quando è prevista l’apertura dell’Atelier (lo spazio che ospiterà 88 artigiani specializzati nella lavorazione di tessuti, mobili, vetri) e del Padiglione enogastronomico (dove sono riunite le aziende che offrono ai visitatori degustazioni di specialità  locali) e proseguirà la sera del 29 con il concerto del coro di Sant’Orso nella chiesa titolata al religioso.

Il 30 gennaio è in programma anche la premiazione degli artigiani che da più tempo partecipano alla manifestazione, un momento per dare spazio a coloro che con la loro presenza fanno della Fiera di Sant’Orso un momento di valorizzazione degli aspetti caratteristici della regione. L’ultimo giorno sono in programma esibizioni itineranti di gruppi folkloristici e dimostrazioni dal vivo e in serata il concerto dal titolo “Spectacle de musique traditionelle – Lo bouque son-e” al Teatro Splendor.