La Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio si celebra il 10 settembre di ogni anno dal 2003 da quando l’Organizzazione Mondiale della Sanità l’ha promossa con l’obiettivo di sensibilizzare rispetto al fenomeno del suicidio, che rappresenta una delle venti principale cause di morte delle persone di ogni età e la terza causa tra i ragazzi tra i 15 e i 19 anni. Per questi allarmanti dati, è necessario prestare attenzione alle tematiche relative al suicidio, alle cause e ai metodi di prevenzione.
I numeri del suicidio
La Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio si celebra da vent’anni, ogni 10 settembre di ogni anno.
Promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità in collaborazione con la Federazione Mondiale per la Salute Pubblica e con l’Associazione Internazionale per la Prevenzione del Suicidio, l’iniziativa nasce con l’obiettivo di sensibilizzare sul fenomeno del suicidio. Infatti, il suicidio oggi nel mondo è tra le venti principale cause di morte delle persone di ogni età. Ed è la terza causa tra i ragazzi tra i 15 e i 19 anni. Mentre in Italia ogni anno i morti per suicidio sono circa quattromila.
Il fenomeno del suicidio
Il suicidio è l’atto attraverso cui un individuo causa intenzionalmente la propria morte, per situazioni che ritiene insuperabili.
La scelta di togliersi la vita è originata dall’insieme di fattori psicologici e biologici. Come pure genetici, sociali e ambientali.
Dunque, va valutato a livello multidisciplinare, soprattutto nelle dimensioni della prevenzione e della gestione.
Occorre sensibilizzare e porre azioni di contrasto per prevenirlo. E ancora comprendere quali sono i fattori che permettono di attuare la prevenzione e quelli di rischio.
La parola ‘suicidio’ indica una serie di comportamenti autolesivi disposti lungo un continuum che indica l’ intenzionalità della ricerca di morte. Non si intende solo l’atto finale, ma anche:
- il mancato suicidio, dove la morte non è avvenuta per l’intervento di fattori protettivi estranei all’individuo;
- il tentato suicidio, dove l’intenzione suicidaria è variabile;
- il parasuicidio, dove l’autolesione non è legata ad un certo ed evidente intento suicidario.
Fattori per la prevenzione
Diversi sono i fattori che permettono di attuare una prevenzione del suicidio. Andiamo ad esaminarli.
Fattori protettivi
I fattori protettivi sono quelli che permettono di rinforzare l’atteggiamento positivo che si ha verso di sé insieme alla capacità di realizzare una buona rete di relazioni sociali. Alcuni tra quelli che sono attivi nella prevenzione del suicidio sono:
- modelli familiari positivi, come sostegno e buoni rapporti familiari;
- stile cognitivo e personalità, cioè competenze sociali e fiducia in ciò che si può raggiungere.
Fattori culturali e socio-demografici
I fattori culturali e socio-demografici sono rappresentati da:
- partecipazione ad attività sportive e associazioni;
- buone relazioni con i pari e con gli insegnanti e altri adulti; sostegno delle persone significative.
Fattori di rischio
Tra le cause che vanno decidere ad un individuo di togliersi la vita, ci sono:
- delusione;
- ansia;
- insicurezza e situazioni familiari complesse;
- uso di droghe o di alcol, anche in famiglia;
- delusioni sentimentali o fallimenti scolastici;
- perdita di una persona cara.
Ad esempio, situazioni di rischio sono aver vissuto eventi traumatici durante l’infanzia. Come pure avere modelli familiari disfunzionali. E ancora, psicopatologie dei genitori e storia dei familiari con suicidi e tentativi di suicidio. Inoltre, divorzio, separazione o morte dei genitori.
Prima Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio
La prima Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio si tiene a Stoccolma, nel 2003. Si tratta di un’iniziativa nata dall’Associazione Internazionale per la Prevenzione del Suicidio (AISP), riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Iniziative per Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio
Le iniziative per la prevenzione del suicidio riguardano attività ed eventi che hanno come finalità quella di stimolare la conoscenza delle strategie di prevenzione. Ciò sia per diminuire i fattori di rischio sia per garantire l’attuazione dei fattori di protezione per evitare il dilagare del fenomeno.
A Roma, presso L’Università La Sapienza, presso l’Aula Magna del Rettorato, è organizzato per il 12 e 13 settembre 2023, la XXI° edizione del Convegno internazionale di Suicidologia e salute pubblica. Lo slogan dell’iniziativa è ‘agire per costruire speranza’, attraverso un approccio multidisciplinare, per acquisire consapevolezza rispetto al fenomeno. Come pure per promuovere strategie che possano ridurre i numeri del suicidio.
A Venezia, le notti dall’8 al 10 settembre 2023, le facciate dei palazzi comunali di Ca’ Farsetti e Ca’ Loredan, saranno illuminati di azzurro. Come pure il Municipio e la Torre Civica, a Mestre.
Telefono Amico Italia, servizio di emergenza e di aiuto telefonico, organizza il 10 settembre 2023 in venti piazze italiane l’evento ‘Non parlarne è 1 suicidio’. E’ possibile lasciare un pensiero per chi sta vivendo un momento di difficoltà.
Tra le città coinvolte, anche Napoli, Roma, Bergamo, Milano e Padova.
Conclusioni
L’individuo che sceglie di togliersi la vita vive un tormento nella psiche e un’enorme sofferenza e dolore mentale.
Andare ad agire su quel dolore permette a chi vuole morire, di scegliere di vivere. Infatti, chi vuole togliersi la vita è spinto dal ritenere che quella sia l’unica opzione possibile, l’unica soluzione. Mentre, la mente deve essere portata a rifiutare l’idea del suicidio e a verificare la soluzione al dolore che affligge la persona.
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